Bosnia: VI incontro tra i decanati in Bosnia-Erzegovina (9 aprile 2019)

Questo è il sesto incontro tra i decanati, a cui partecipano tutti i vescovi in ​​Bosnia-Erzegovina, i vicari generali, i provinciali ed i decani. L’incontro si tiene regolarmente nel Seminario diocesano Petar Barbarić di Travnik e verte su importanti argomenti  che riguardano questa chiesa locale.

Poiché Papa Francesco ha indetto il Mese Missionario Straordinario Ottobre 2019 e i nostri vescovi hanno proclamato l’Anno missionario (ottobre 2018 - ottobre 2019), il tema centrale di questo incontro tra i decanati è stata l’attività missionaria della Chiesa. Fra’ Pero Vrebac, membro della Provincia francescana di Bosnia Argentina, che ha trascorso 14 anni in missione (Uganda, Rwanda e Kenya), ha tenuto una conferenza su “Il mandato missionario della Chiesa: la coscienza del clero e del popolo della Bosnia-Erzegovina sulla missione”. Fra Pero, nella prima parte delle lezioni, ha parlato della diffusione della Buona Novella nei paesi di missione accompagnata dalla tentazione di un eccessivo attivismo e di costruzione. Quindi ha collegato la tradizionale attività missionaria a quella del Concilio Vaticano II. Ha parlato di una nuova comprensione dell’esperienza locale dei valori umani e religiosi, della costruzione di comunità ecclesiali missionarie e della cooperazione sul piano missionario, dell’esperienza dell’inculturazione, dello studio delle lingue native e dei valori tradizionali, della necessità del dialogo e della cooperazione. Pur tenendo presente tutte le caratteristiche dei vari popoli, storia, cultura e costumi, la proclamazione della Buona Novella di Gesù Cristo deve essere sempre al primo posto. Fra’ Pero ha anche sottolineato che l’attività missionaria di tutta la Chiesa (EG 15) è stata il paradigma dell’azione; ha parlato della consapevolezza missionaria del popolo croato con enfasi sulla Bosnia ed Erzegovina. Egli ha anche discusso il fatto che il piccolo popolo croato (Bosnia-Erzegovina e Croazia) ha circa 80 missionari in tutto il mondo, la maggior parte in Africa. Negli ultimi anni, una decina di giovani missionari e missionari sono andati in missione. Questi dati parlano della fede continua e viva, della coscienza missionaria della nostra gente. La sua lezione è stata arricchita da esempi molto interessanti tratti della sua vita missionaria, dall’esame della coscienza di ogni individuo e delle comunità secondo il primo compito della Chiesa cioè la sua evangelizzazione e l’attività missionaria.

Alla fine della conferenza ha fatto seguito una discussione molto attiva che ha coinvolto vescovi, dirigenti provinciali, nazionali e diocesani, ex missionari e presidi. Tutti sono stati concordi nell’affermare che questi anni di missione sono stati un tempo di grazia per la nostra Chiesa locale; inoltre si è espressa la necessità di mantenere le istruzioni date dai Vescovi nella lettera di indizione dell’Anno missionario: maggiore cooperazione con gli uffici nazionali e diocesani delle missioni, invitare i missionari nelle parrocchie e nelle istituzioni educative in occasione del loro arrivo in Bosnia-Erzegovina, recitare la preghiera per le missioni ogni domenica e per le feste, pregare il rosario missionario soprattutto durante il mese di ottobre, trattare un tema missionario durante l’incontro dei decanati di primavera, tutte le istituzioni della diocesi dovrebbe dare importanza ai temi missionari, sostenere finanziariamente le missioni, sostenere l’azione missionaria e chiudere solennemente l’Anno missionario e il Mese missionario straordinario di ottobre 2019.

I Vescovi hanno proclamato l’Anno Missionario “per risvegliare la coscienza della Missione ad gentes e favorire la trasformazione missionaria della vita e della cura pastorale” secondo i desideri e le parole di Papa Francesco. Gli incaricati della Bosnia-Erzegovina a rafforzare la fede, approfondire la coscienza missionaria e diffondere la Buona Novella hanno mostrato, in questo incontro, la loro cura pastorale per questa Chiesa locale ma anche un’apertura verso le giovani missioni della Chiesa in tutto il mondo.

 

 

a cura delle POM BIH