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Anne-Marie Madeleine Delbrêl

Protagonista dell’avventura missionaria della Chiesa in Francia nel XX secolo

Nata il 24 ottobre 1904 a Mussidan, in Dordogna, Anne-Marie Madeleine Delbrêl durante la sua giovinezza non fu particolarmente vicina alla fede, distratta dal pensiero laico e positivista del tempo. La conversione, iniziata all’età di 20 anni dopo un’adolescenza atea, raggiunse il suo completamento a 29 anni, quando operò una radicale scelta di vita in senso cristiano. Anne-Marie Madeleine comprese che Dio ama il mondo di oggi, che non è né migliore né peggiore del mondo antico: Gesù continua a dare la vita per salvarlo.

A 29 anni, dopo aver studiato per diventare assistente sociale, si stabilì con alcune compagne in una baracca in fondo a un vicolo cieco della periferia operaia parigina di Ivry-sur-Seine. Anne Marie Madeleine scelse questa professione perché desiderava vivere fianco a fianco con gli uomini e le donne, condividendone ogni istante della giornata: fu poetessa e mistica, donna di preghiera e di azione, ansiosa di offrire a una società ormai secolarizzata e alla Chiesa una testimonianza di vita cristiana in dialogo con l'ateismo e la miseria in tutte le sue forme. 

Anne-Marie Madeleine non risparmiò fatiche in mezzo a una popolazione incredula e povera, convinta che fosse necessario lavorare per arrivare a formare una moltitudine di donne e uomini ricchi di dolcezza e umiltà. Per lei, l'unico modo per annunciare il Vangelo era di farlo vivendo la dolcezza e l'umiltà di Cristo. Così si sviluppò la sua missione nella città di Ivry, dove le fu possibile parlare di Cristo solo nell'umiltà di una presenza capace di accoglienza verso i poveri.

Nella periferia industriale di Ivry, il marxismo fu motivo del suo confronto con l'ateismo. "Missionaria senza battello", annunciò il Vangelo come la Buona Novella che rende la vita veramente felice. “Anne-Marie Madeleine Delbrêl", scrisse padre Jacques Loew, amico di San Paolo VI che lo chiamò a predicare gli Esercizi Spirituali della Quaresima 1970, "ha dedicato la sua vita alla lotta contro le ingiustizie sofferte dagli uomini e a vivere liberamente e pubblicamente il Vangelo in mezzo al mondo”.

Contemplativa e attiva al tempo stesso, donna di una profonda complessità e piccola sorella spirituale del beato Charles de Foucauld e di Santa Teresa di Lisieux, Anne-Marie Madeleine per la sua testimonianza di vita e le sue idee sulla missione fu tenuta in considerazione nelle fasi preparatorie del Concilio Ecumenico Vaticano II. Da ricordare la sua risposta intitolata “Ateismo ed evangelizzazione” alla richiesta che Monsignor Sartre, Arcivescovo Emerito di Tananarive, Madagascar, le fece a nome della Commissione per le Missioni istituita dalla Congregazione di Propaganda Fide sulla missione in ambiente marxista. 

Anne-Marie Madeleine Delbrêl compì numerosi viaggi in nome del Vangelo, fra i quali ricordiamo Varsavia, Roma, Abidjan ed Edimburgo. Ad Abidjan, ad esempio, incontrò gruppi di giovani africani e numerose persone che lavoravano nelle baraccopoli. Venne ricevuta dall’Arcivescovo Monsignor Bernard Yago, futuro primo cardinale ivoriano, che la accompagnò con la sua auto nella città permettendole di cogliere alcuni aspetti della sua responsabilità episcopale. 

Il 13 ottobre 1964, Anne-Marie Madeleine venne trovata senza vita, tra il letto e la scrivania, a due giorni dal 31° anniversario del suo primo arrivo ad Ivry. A proposito di Madeleine, San Giovanni Paolo II dichiarò nel 2004: "Ha partecipato all'avventura missionaria della Chiesa in Francia nel XX secolo, in particolare alla fondazione della Missione di Francia e del suo seminario a Lisieux”. Con decreto pubblicato nel gennaio 2018, Papa Francesco ha riconosciuto le virtù eroiche di Madeleine Delbrêl.