Mongolia: ad Ulaanbaatar nasce la “Settimana Teologica”

La Prefettura Apostolica della Mongolia è forse la più giovane Chiesa in Asia.

I francescani giunsero alla corte del grande Khaan in Karakorum (oggi Kharkhorin) nel XIII secolo, ma le vicende storiche successive hanno fatto sì che la Chiesa Cattolica rimanesse assente in modo significativo da questa terra per un lungo periodo.

In epoca recente, i primi missionari della congregazione del Cuore Immacolato di Maria arrivano a Ulaanbaatar nel luglio del 1992. Da allora sono nate otto parrocchie che comprendono un totale di 1.300 battezzati, tre scuole elementari, una scuola tecnica, quattro asili, centri per ragazzi di strada e mense per i poveri. Nel 2016, è stato ordinato il primo sacerdote mongolo P. Enkh-Baatar Joseph.

La Prefettura Apostolica conta oggi un vescovo, S. E. Mons. Wenceslao Padilla CICM, 74 missionari (12 congregazioni e 23 nazionalità) e un consistente numero di operatori pastorali laici.

Per dare omogeneità all’azione missionaria, è nata l’idea di una “Settimana Teologica” in Ulaanbaatar, con l’obiettivo di creare un momento formativo condiviso da tutti i missionari e operatori pastorali presenti nella Prefettura Apostolica, superando l’isolamento geografico e culturale. La “Settimana Teologica” ha così reso possibile una riflessione partecipata attorno a tematiche di teologia della missione, contribuendo a fornire all’intera comunità missionaria strumenti di pensiero adeguati a produrre una presenza missionaria significativa per il contesto della Mongolia.

La prima edizione nel giugno 2017 ha avuto come tema “Teologia della missione per le chiese in Asia”, mentre la seconda edizione nel giugno 2018 si è concentrata sulla Sacra Scrittura, esaminando “La missione ad Gentes nel Nuovo Testamento”. Entrambe le edizioni hanno visto la partecipazione di numerosi missionari e di operatori pastorali laici mongoli.