MMSOTT2019: Vivere il Mese Missionario Straordinario con COSTRUISCI UN PONTE MONDIALE

Anche i bambini diventano protagonisti del Mese Missionario Straordinario.

Come?

Con COSTRUISCI UN PONTE MONDIALE, un percorso formativo che aiuta i più piccoli a ricoprire il significato del proprio Battesimo e ad impegnarsi nella missione che ne scaturisce.

Per il Mese Missionario Straordinario, il segretariato italiano della Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria (Missio Ragazzi) ha ideato una sezione ad hoc sul sito www.pontemondiale.missioitalia.it: da questa pagina, dopo essersi registrati gratuitamente, cliccando su “Ottobre – Mese Missionario Straordinario” si accede alle proposte di attività, dinamiche, giochi, pensati sia per i singoli bambini (con la registrazione on line di un genitore), sia per un intero gruppo (catechismo, scuola, scout, AC, ecc.).

Il percorso formativo ideato per i ragazzi (supportati dalla presenza di un educatore) si sviluppa per il mese di ottobre, idealmente suddiviso in quattro settimane. Per ognuna viene presentato un aspetto del Battesimo da riscoprire, e suggerito un impegno che caratterizza l’essere ragazzo missionario, ovvero: preghiera, condivisione, annuncio, fraternità. Ogni proposta è presentata sotto forma di gioco, che gli educatori possono proporre per filo e per segno ai ragazzi (i genitori ai propri figli) o adattare a seconda del contesto nel quale operano.

Alla fine del Mese Missionario Straordinario, per ciascun bambino è prevista la consegna di un Attestato che invita a proseguire il proprio impegno per la missione nella vita di tutti i giorni.

Il percorso formativo COSTRUISCI UN PONTE MONDIALE continua anche dopo l’Ottobre straordinario: chi lo desidera, infatti, potrà proseguire il cammino per il resto dell’anno (novembre – giugno), cliccando sulle quattro sezioni (preghiera, annuncio, condivisione, fraternità) e realizzando con i ragazzi le attività proposte, affinché siano aiutati a vivere in prima persona nel quotidiano, divertendosi, i quattro impegni irrinunciabili del ragazzo missionario.

Man mano che tutto ciò verrà concretizzato, si potrà costruire un ponte a quattro rampe, ognuna corrispondente ad un impegno: un modo per rendere visibile agli occhi dei ragazzi il cammino percorso con lo scorrere dell’anno pastorale.

Chiara Pellicci